La trasmissione e il dispacciamento (adeguamento istantaneo della produzione ai consumi) sono gestiti da una singola azienda in regime di monopolio a livello nazionale. La concessione è affidata a Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A, nel ruolo di TSO (Operatore di Trasmissione Energetica).
Quindi, dopo essere stata venduta, l'energia prodotta viene immessa nella rete di media/bassa tensione, ed affluisce alle centrali di trasformazione di TERNA, dove viene regolata (dispacciamento) e trasformata (alta tensione), per essere trasportata con la minima dispersione in base ai fabbisogni continuamente stimati.
La trasmissione avviene attraverso cavi sopraelevati o sottomarini, fino alle cabine primarie, dove la tensione viene ridotta, per immetterla nella rete di distribuzione, in media tensione, da dove, dopo un'ulteriore riduzione a bassa tensione (cabine secondarie), arriverà agli utenti finali.
L'energia trasmessa nelle aree di utilizzo deve essere il più possibile uguale al fabisogno. Il gestore della rete (TERNA) deve continuamente impartire disposizioni per l’esercizio coordinato degli impianti di produzione, della rete di trasmissione, di quelle a essa connesse e dei servizi ausiliari.
Dispacciare l’energia elettrica significa coordinare la produzione delle centrali e lo smistamento della rete in modo che in ogni momento, 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, producano l’esatta quantità di energia elettrica richiesta, e la trasportino esattamente dove serve. Il sistema deve inoltre mantenere la corrente alternata ad un livello di frequenza costante (circa 50 Hz).
Il Centro Nazionale di Controllo di Terna effettua un monitoraggio continuo della rete di trasmissione italiana (oltre 900 stazioni di trasformazione e smistamento, con 75.000 Km di cavi in alta o altissima tensione), regolando gli afflussi sulla base dei consumi previsti (dispacciamento).
Al dispacciamento contribuiscono i cosiddetti servizi ancillari e di flessibilità, forniti essenzialmente come servizio da produttori e da consumatori , che possono variare produzione, immagazzinamento e consumo sulla base delle esigenze del sistema .
L'obiettivo è quello di trasformare i clienti (e le comunità energetiche) in utenti attivi, in grado di partecipare al corretto ed efficace funzionamento della rete, anche grazie alla trasformazione digitale del sistema elettrico. con l'evoluzione verso le cosiddette reti intelligenti (smart grid), in grado di distribuire i carichi di energia nel miglior modo possibile.
Terna gestisce il mercato del dispacciamento e di scambio dei servizi ancillari), dove vengono forniti vari servizi che contribuiscono alla regolazione ed alla stabilità del sistema elettrico nazionale.
Le comunità energetiche possono giucare un ruolo di primo piano in questo mercato, attraverso l'utilizzo di sistemi di gestione dei carichi elettrici e dei sistemi di accumulo.
Sulla base della struttura della rete di trasporto, TERNA stabilisce le zone di mercato e gestisce le connessioni con l'estero (attualmente ne sono attive 26).
Le zone di mercato rappresentano i cosiddetti colli di bottiglia della capacità di trasmissione della rete italiana (in molti paesi europei non ci sono colli di bottiglia, e quindi vi è un'unica zona di mercato nazionale. In Italia ci sono sette zone di mercato elettrico).
All'interno di ciascuna zona di mercato produttori e consumatori possono vendere e acquistare energia elettrica liberamente, mentre esistono delle limitazioni alla compravendita di energia tra zone di mercato diverse, incluse quelle estere.
Da tener conto che l'italia non è autosufficiente nella produzione di energia elettrica, deve quindi farne costantemente affluire una parte da altri paesi, principalmente la Francia e la Svizzera.
Le CER condividono l'energia immessa in rete a livello della zona di mercato di appartenenza, area che definisce l'ambito operativo potenziale della comunità. Nella loro zona di mercatole CER possono operare liberamente, per la vendita all'ingrosso dell'energia, per la valorizzazione dell'energia condivisa, per la fornitura di servizi ancillari.
Infatti le CER possono fornire servizi ancillari e di flessibilità, contribuendo alla piena integrazione nel sistema elettrico nazionale delle sempre più consistenti energie rinnovabili.
Grazie a questa possibilità, la comunità potrà valutare la convenienza di valorizzare la propria configurazione nel modo più opportuno, attivando specifici sistemi di accumulo e di controllo della produzione e dei consumi, a supporto delle attività di dispacciamento e di stabilizzazione della rete.
DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 2021 , n. 199,
ART. 2, comma 2, lettera q)
"Energia condivisa: in una comunità di energia rinnovabile (...) e' pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l'energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l'energia elettrica prelevata dall'insieme dei clienti finali associati situati nella stessa zona di mercato";
ART. 31, comma 2, lettera c)
"L'energia può essere condivisa nell'ambito della stessa zona di mercato (..)
ART. 31, comma 2, lettera f)
"nel rispetto delle finalità di cui al comma 1, lettera a) la comunità può (...) offrire servizi ancillari e di flessibilità".
Le finalità di cui al comma 1, lettera a) sono; "l'obiettivo principale della comunità e' quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non quello di realizzare profitti finanziari;"
Testo Integrato per l'autoconsumo diffuso (Del. ARERA 27/2022/R/ee)
Art. 3, comma 4
"Ai fini dell’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso, nel caso di comunità energetica rinnovabile (...) devono essere verificate tutte le seguenti condizioni:
a) i soggetti facenti parte della configurazione sono clienti finali e/o produttori con punti di connessione ubicati nella stessa zona di mercato";