L’energia prodotta e condivisa dai membri della comunità viene valorizzata dal GSE sia con le restituzioni degli oneri di rete, sia con gli incentivi che sono garantiti per un periodo di 20 anni. Gli impianti di produzione e l’accumulo destinati alla condivisione in CER possono inoltre godere della detrazione fiscale (IRPEF) del 50% fino a un massimo di 96.000 euro.
L’energia prodotta da impianti rientranti nel superbonus 110%, e da questo interamente finanziati, può essere condivisa e autoconsumata, può ottenere le restituzioni, ma non gode degli incentivi.
Da tener presente che con il superamento del regime sperimentale e l'avvio di quello definitivo, i dati sugli incentivi possono essere rimodulati. I nuovi valori saranno pubblicati con il decreto del MASE, ancora in fase di elaborazione.
Con la nuova normativa, ogni CER deve considerare diverse tipologie di energia elettrica che possono essere valorizzate, i cui dati sono rilevati dai contatori dei distributori, acquisiti dal gestore GSE e forniti alla comunità.
Energia prodotta e direttamente consumata nel sito di produzione. Viene valorizzata alla tariffa del fornitore, con la riduzione della bolletta, grazie al mancato prelievo dalla rete. Tale tariffa varia in base in base al fornitore, al tipo di contratto, alle fluttuazioni di mercato, La tariffa nel mercato tutelato, regolato da ARERA, a marzo 2023 era pari a circa 36 centesimi di €/kWh.
Ad esempio un prosumer con una produzione annua di 1.800 Kwh, con un autoconsumo fisico del 30%, (540 Kwh), risparmia sulla bolletta circa 200 €/anno
Energia prodotta e immessa in rete ai fini della condivisione
Questa energia può essere venduta in modo integrato dalla comunità (che agisce per conto dei proprietari degli impianti), accedendo direttamente al mercato all'ingrosso dell'energia. Il prezzo del mercato all'ingrosso, negoziato alla borsa dell'energia, è soggetto a variazioni anche forti, ed è diverso per zona di mercato. Il prezzo medio su base oraria si chiama PUN, Prezzo Unico Nazionale. A marzo 2023 (media mensile) era pari a circa 17 centesimi di €/kWh. Il prezzo minimo pagato da GSE per il ritiro dedicato è di circa 1/3 di questo valore, quindi il vantaggio della vendita all'ingrosso è importante.
Se la CER ha assunto il ruolo di fornitore, può acquisire direttamente l'energia immessa in rete ed utilizzarla per la vendita al dettaglio.
Energia elettrica condivisa
É quella parte dell'energia elettrica immessa in rete, che viene virtualmente condivisa all'interno della zona di mercato.
ll calcolo avviene in questo modo: per ogni ora è il minimo tra energia totale immessa in rete e energia consumata da tutti i membri della comunità. È pari quindi all'energia immessa in rete per ogni ora, se in quell'ora i consumi della comunità non sono stati inferiori a questo valore, altrimenti è pari a questi consumi. Nel processo di vendita questa quota dell'energia immessa in rete ppuò ottenere condizioni più vantaggiose ed inoltre all'energia condivisa non si applica il CAP di prezzo (limite massimo).
Energia elettrica autoconsumata
Sono sottoinsiemi dell'energia condivisa, calcolata tenendo conto degli impianti di produzione e dei consumatori connessi ad una stessa cabina primaria.
Questa energia, insieme a quella incentivata, consente alle comunità di avere introiti aggiuntivi direttamente da GSE, che calcola l'energia autoconsumata per ogni area sottesa ad una cabina primaria che contiene almeno un consumatore ed un produttore della CER, e stima i risparmi ottenuti con l'autoconsumo.
Tali importi che saranno periodicamente versati al referente della comunità. A marzo 2023 e con le regole del regime provvisorio, i ritorni di GSE per i risparmi per l'autoconsumo sono stati di circa 1 centesimo di €/kWh.
Energia elettrica incentivata
Sono sottoinsiemi dell'energia autoconsumata, che considerano nel calcolo la sola energia immessa in rete da parte di impianti "nuovi", di potenza non superiore a 1 MW (impianti idonei all'incentivo). Se tutti gli impianti della CER sono idonei, l'energia autoconsumata è uguale a quella incentivata. A marzo 2023 e con le regole del regime provvisorio, l'incentivo è pari a circa 11 centesimi di €/kWh.
Valutando le modalità di calcolo delle restituzioni e degli incentivi, la CER deve organizzare e gestire opportunamente, all'interno di un'unica zona di mercato, una o più zone di autoconsumo, in modo da ottenere al suo interno il massimo della condivisione di energia prodotta da impianti nuovi con potenza inferiore ad 1MW.
L'energia prodotta da eventuali impianti pre-esistenti o di potenza maggiore al MW accederà alle sole restituzioni per i risparmi sugli oneri di rete.